Schulhaus aus Kunststoffziegeln an der Elfenbeinküste

I rifiuti di plastica diventano aule scolastiche

Tutela ambientale e istruzione in un colpo solo: in Costa d’Avorio, dai rifiuti di plastica raccolti si ricavano mattoni di plastica per costruire aule. 

In Costa d’Avorio, più di due milioni di bambine e bambini non frequentano le lezioni perché, tra le altre cose, mancano le aule. Molti bambini devono affrontare percorsi lunghi e spesso pericolosi per poi sedere in una stanza buia e poco arieggiata, pigiati assieme ad altri scolari, fino a cento. Di conseguenza, oggi il 43 per cento della popolazione non sa leggere e scrivere.

Inoltre, la Costa d’Avorio ha un grosso problema ambientale. Ad Abidjan, la capitale economica, si producono ogni giorno 288 tonnellate di rifiuti di plastica. Solo il 5 per cento viene raccolto e consegnato al riciclo; se ne occupano quasi sempre donne, che ricevono per questo lavoro meno di un dollaro al giorno. La stragrande maggioranza della plastica rimane nelle discariche o si sparpaglia per i centri abitati, inquinando i terreni, l’aria e l’acqua. Mentre le montagne di rifiuti crescono incessantemente, le discariche costituiscono un grande rischio per la salute della popolazione. I bambini soffrono particolarmente per l’inquinamento ambientale, poiché i loro organi devono ancora svilupparsi e perché, in rapporto alla loro statura, assorbono più sostanze nocive degli adulti.


Insieme a partner, l’UNICEF ha trovato ora una possibilità per affrontare contemporaneamente entrambe le sfide: i rifiuti di plastica vengono utilizzati per costruire scuole. In collaborazione con l’impresa colombiana Conceptos Plásticos, con i rifiuti plastici si fabbrica un materiale da costruzione economico, di lunga durata e di facile impiego, con il quale vengono costruite scuole. 

La nuova aula scolastica è molto spaziosa.
A Sangouiné, ad ovest della Costa d’Avorio, sta sorgendo una scuola fatta con mattoni di plastica.
Ad Abidjan, la trentunenne Mariam raccoglie rifiuti di plastica per Conceptos Plásticos

Le raccoglitrici di rifiuti, che prima non venivano praticamente retribuite per il loro lavoro, ora possono vendere i rifiuti plastici direttamente a Conceptos Plásticos e venir pagate in modo adeguato.

Con questo programma l’UNICEF ha introdotto un approccio innovativo per la creazione di infrastrutture scolastiche e offre a bambini, giovani e donne opportunità eque attraverso un modello di sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici.

  • La costruzione di ulteriori scuole permette l’accesso all’istruzione ai bambini svantaggiati e vulnerabili al di fuori dell’ambiente scolastico. Nel contempo, si ottimizza la qualità dell’insegnamento grazie a un ambiente di apprendimento adeguato e a un miglior rapporto tra alunni e insegnanti.
  • Il settore informale per il riciclo dei rifiuti plastici viene formalizzato attraverso la vendita diretta senza intermediari a Conceptos Plásticos. Le donne ricevono dall’80 al 90 per cento del prezzo definitivo di mercato, il che migliora sensibilmente il loro reddito.
  • La riduzione della quantità di rifiuti plastici nelle discariche contribuirà a lungo termine a migliorare l’ambiente nelle città. Questo a sua volta ridurrà il rischio che i bambini contraggano malattie come la malaria o la polmonite.