La Commissione del Consiglio degli Stati dice «SÌ» all’educazione non violenta

L’impegno comune è stato ripagato: UNICEF Svizzera e Liechtenstein si è adoperata insieme ad altre organizzazioni della società civile a favore della mozione 19.4632 («Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta»). Il 3 novembre 2022, la Commissione per gli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG) ha infine raccomandato l’approvazione della mozione presentata dalla consigliera nazionale Bulliard-Marbach con otto voti favorevoli, tre contrari e due astensioni.

La Commissione ritiene che l’ancoramento del diritto a un’educazione non violenta nel Codice civile sia un mezzo per inviare un segnale forte contro tutte le forme di violenza contro i bambini e gli adolescenti e per indurre un cambiamento nella mentalità della società. In questo modo, contraddice le conclusioni del rapporto del Consiglio federale, che ritiene che i bambini e gli adolescenti siano sufficientemente protetti dalla violenza nell’educazione attraverso le leggi vigenti.

Sybille Gloor Erwachsen

«Con la ratifica della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia nel 1997, la Svizzera si è impegnata a proteggere i bambini da ogni forma di violenza e ad adottare misure preventive e reattive adeguate. Ciò include il diritto sancito per legge a un’educazione non violenta.» 

Sybille Gloor, Child Rights Advocacy, UNICEF Svizzera e Liechtenstein.

UNICEF Svizzera e Liechtenstein si è rivolta già nel 2020 attraverso una presa di posizione alle e ai parlamentari, caldeggiando che l’educazione non violenta sia sancita per legge. In una lettera aperta, l’UNICEF si è poi rivolta, unitamente ad altre organizzazioni della società civile, al Consiglio degli Stati per invocare l’adozione della mozione Bulliard. La decisione presa dalla CAG è un passo importante verso l’effettivo ancoramento dell’educazione non violenta nella legge; a questo punto il progetto passerà alla trattazione del Consiglio degli Stati. Il Consiglio nazionale ha già approvato la mozione. 

UNICEF Svizzera e Liechtenstein continuerà a impegnarsi per garantire che i bambini e gli adolescenti siano protetti da ogni forma di violenza.

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