Ein kleines Mädchen hält einen leeren Kochtopf und weint.

Aiuti per le bambine e i bambini di Gaza

La vostra donazione arriva a destinazione!

  • Con 88 franchi donate 60 taniche d'acqua trasportabile, ciascuna con una capacità di 10 litri
  • Con 138 CHF donate pastiglie per la depurazione di 30 000 litri d'acqua
  • Con 256 franchi, quattro famiglie riceveranno kit di pronto soccorso
Importo della donazione:
CHF

Aiuti per i bambini a Gaza

La situazione degli approvvigionamenti per i bambini nella Striscia di Gaza è catastrofica. Agli effetti del conflitto si aggiungono la fame e le malattie. L’UNICEF opera sul campo e compie ogni sforzo per lenire le sofferenze dei bambini a Gaza e consegnare nella regione il maggior numero possibile di beni di prima necessità.

Dall’inizio dei terribili attacchi terroristici di Hamas su Israele del 7 ottobre, i bambini colpiti pagano il prezzo più alto per la violenza incessante, sebbene non abbiano alcun tipo di responsabilità. Soprattutto nella Striscia di Gaza, i cui valichi restano chiusi, la situazione si fa ogni ora più instabile. Mancano quasi completamente i generi alimentari e sempre più bambini muoiono di malnutrizione acuta grave e disidratazione. La velocità con cui questa carestia catastrofica si è sviluppata tra i bambini nella Striscia di Gaza è disastrosa.

Catherine Russel

«Facciamo tutto il possibile per impedire che la crisi umanitaria si acuisca, ma non basta. Un armistizio umanitario immediato resta l’unica opportunità per salvare la vita dei bambini e porre fine alla loro sofferenza.»

Direttrice esecutiva dell’UNICEF Catherine Russell

Dopo gli attacchi e l’interruzione di tutte le vie di approvvigionamento, mancano non solo generi alimentari salvavita, ma anche acqua potabile pulita ed elettricità. Sono numerose le abitazioni ridotte a cumuli di macerie. Gli attacchi aerei e i bombardamenti nella zona di guerra hanno raso al suolo importanti infrastrutture come gli ospedali e le scuole. Si riesce a malapena a curare i bambini feriti. Gli ospedali sono sovraccarichi, non c’è carburante per i generatori d’emergenza e mancano farmaci.

Shaima, 5, Gazastreifen

«A casa eravamo in cinque. Stavo giocando a carte con i miei fratelli. Mio padre stava accendendo un fuoco fuori e mia madre voleva cucinarci della pasta. Improvvisamente la casa vicino alla nostra è stata bombardata e io sono stata colpita da un pezzo di ferro incandescente. Mi sono guardata la mano, ma il braccio era troncato all’altezza del gomito. Mio padre ha fermato una macchina che passava per portarmi in ospedale. Durante il viaggio, però, delle bombe sono cadute sulla strada e ho perso una gamba. Vorrei tanto riavere la mano e la gamba, per poter tornare a giocare con gli altri bambini.» Così Shaima, la bimba di cinque anni di Gaza, racconta le ore più terribili della sua ancor breve vita. Adesso vuole diventare giornalista, per poter riferire un giorno degli attacchi contro i bambini nella Striscia di Gaza. 

Attualmente riceviamo molte domande sulla situazione dei bambini in Medio Oriente e sul nostro lavoro sul posto. Qui trovate le risposte.

L’UNICEF condanna fermamente la violenza e si adopera per la protezione di tutti i bambini. L’UNICEF esorta tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e chiede pertanto:

  • un armistizio immediato e la fine della violenza;
  • il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi;
  • l’apertura di tutti i valichi di frontiera verso la Striscia di Gaza per consentire un accesso sicuro, durevole e libero agli aiuti umanitari, compresi l’acqua, i generi alimentari, l’assistenza medica e il carburante;
  • il rispetto e la protezione delle infrastrutture civili come le abitazioni e gli impianti sanitari, elettrici, idrici e igienici;
  • la garanzia di assistenza medica per impedire il diffondersi di malattie e assicurare la cura delle persone malate e ferite;
  • nei casi di urgenza medica, la possibilità di uscire dalla Striscia di Gaza o prestare assistenza sanitaria sul posto.

Nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, prima dell’ulteriore escalation della violenza in ottobre, circa 2,1 milioni di persone, tra cui 1,1 milioni di bambini, avevano bisogno di aiuti umanitari. L’UNICEF opera in tutta la Palestina già da molti anni e si adopera per consentire l’accesso a servizi e protezione per tutti i bambini.

Anche nell’attuale crisi, i collaboratori dell’UNICEF reagiscono ai bisogni urgenti dei bambini in tutta la Striscia di Gaza, ma l’accesso diventa sempre più difficile e pericoloso. I collaboratori dell’UNICEF, tuttavia, lavorano nella parte meridionale della Striscia di Gaza per continuare a raggiungere con gli aiuti umanitari i bambini bisognosi, per esempio con acqua potabile pulita, assistenza medica e sostegno psicosociale.

Dal 2009 l’UNICEF è attivo in Israele tramite il Fondo israeliano per l’UNICEF: si tratta di un cosiddetto Comitato Nazionale per l’UNICEF, paragonabile al Comitato per l’UNICEF Svizzera e Liechtenstein. Nei Paesi ad alto reddito, come ad esempio in Israele, Svizzera o Liechtenstein, è lo Stato stesso a svolgere i compiti programmatici che l’UNICEF intraprende o sostiene nei Paesi a basso reddito. Tali Stati, pertanto, non incaricano l’UNICEF di sviluppare e attuare programmi per i bambini. Il lavoro del Comitato Nazionale è incentrato sulla raccolta di fondi e sulla sorveglianza dell’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia a un livello politico ma non programmatico. Per questo non c’è un appello dell’UNICEF a raccogliere fondi per i bambini che vivono in Israele.

Dall’inizio delle terribili violenze, l’UNICEF è nella Striscia di Gaza, dove, nonostante la situazione difficile, interviene incessantemente per raggiungere i bambini e le loro famiglie e fornire gli aiuti umanitari urgentemente necessari. Assicuriamo ai bambini e alle loro famiglie nella Striscia di Gaza: 

  • Alimentazione: distribuzione di generi alimentari e rifornimento di alimentazione speciale
  • Salute: assistenza medica e distribuzione di farmaci
  • Acqua potabile e igiene: messa a disposizione di acqua potabile pulita, impianti igienico-sanitari e articoli igienici
  • Protezione dell’infanzia: allestimento di zone a misura di bambino con assistenza psicosociale

Che sia prima, durante o dopo la tregua delle armi, l’UNICEF rimane solidale a fianco dei bambini colpiti e delle loro famiglie. Noi non ci arrendiamo mai. Per ogni bambino.

Aiuti per le bambine e i bambini di Gaza

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  • Con 88 franchi donate 60 taniche d'acqua trasportabile, ciascuna con una capacità di 10 litri
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