Nel campo profughi di Mahama, in Ruanda, si trovano quasi 35 000 bambini burundesi. L’UNICEF si impegna affinché possano vivere la loro infanzia e avere prospettive per il futuro.
La situazione
Il Burundi è dilaniato da un conflitto iniziato nel 2015 nell’allora capitale Bujumbura e diffusosi poi anche nelle regioni rurali. Le persecuzioni politiche e la fame hanno costretto oltre 400 000 persone alla fuga in Ruanda, Tanzania e Uganda.
Pressappoco 60 000 profughi, di cui quasi 35 000 bambini, si sono rifugiati nel campo di Mahama, in Ruanda. Il campo, purtroppo, non è un luogo adatto per i più piccoli, costretti a vivere stipati in alloggi temporanei o tende, fianco a fianco con estranei, e a lavorare a causa della penuria di cibo. Le poche scuole presenti sono irrimediabilmente sovraffollate.
L’operato dell’UNICEF
L’UNICEF collabora con altre organizzazioni onusiane per fornire alle famiglie nel campo di Mahama alloggi, acqua, cibo, scuole e cure mediche. Le zone a misura di bambino offrono ai piccoli sovente traumatizzati uno spazio in cui giocare, disegnare e ridere accompagnati da operatori sociali appositamente formati dall’UNICEF per riconoscere le necessità dei profughi e adottare misure adeguate.
Il conflitto in Burundi è tra le crisi dimenticate e i mezzi sono limitati. È difficile raccogliere donazioni quando i riflettori dell’opinione pubblica non sono puntati.
«Settimana delle stelle» 2019
Durante la «Settimana delle stelle» 2019, dedicata ai bambini profughi in Ruanda, i loro coetanei in Svizzera hanno messo in pratica le loro idee per raccogliere donazioni. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa!