Una vittoria contro la polio è una vittoria per la salute globale

Saskia Kobelt
Saskia Kobelt

24 ottobre 2020 – Giornata mondiale contro la polio

© UNICEF/UN0339989/Frank Dejongh

Il traguardo è in vista, ma la lotta continua

Quest’anno, la Giornata mondiale contro la polio cade in un momento decisivo. Se il 25 agosto il continente africano è stato dichiarato libero dalla paralisi infantile, prima della sua eradicazione globale dobbiamo affrontare ancora varie sfide. La forma selvaggia del virus è infatti ancora presente in Pachistan e in Afghanistan, e colpisce un numero crescente di bambini. In Pachistan, in ottobre si contano 77 casi, in Afghanistan 52. La pandemia di coronavirus ha causato un’interruzione di cinque mesi delle attività di vaccinazione contro la polio, il che ha contribuito alla sua diffusione. Migliaia di bambini esposti al rischio di contrarre la malattia vivono in regioni discoste, fragili e di conflitto.

Grazie agli sforzi globali, negli ultimi trent’anni i casi di polio tra i bambini sono diminuiti del 99,9 per cento, il che equivale a diciotto milioni di persone salvate dalla paralisi. Questi successi sono frutto dell’impegno di governi, migliaia di specialisti del settore sanitario, genitori, persone di riferimento e donatori.

Guadagnare la fiducia, garantire le vaccinazioni

L’UNICEF continua ad avere un ruolo pionieristico nella lotta per l’eradicazione della poliomielite: si impegna per creare fiducia nel farmaco tra i genitori e le persone di riferimento, e per garantirne la fornitura in tutto il mondo, e si occupa al contempo dell’acquisto e della distribuzione delle dosi di vaccino orale (OPV), il 50 per cento del totale a livello mondiale. La collaborazione con i produttori ci consente infatti di assicurare un rifornimento adeguato e a prezzi competitivi per le vaccinazioni di routine e le campagne.

Questi sforzi hanno spianato la strada anche ad altri servizi sanitari per raggiungere i bambini nelle regioni più discoste del mondo. In qualità di maggiore acquirente individuale di vaccini, su mandato di quasi cento paesi l’UNICEF procura ogni anno oltre due miliardi di dosi per le immunizzazioni regolari e i focolai, ed è partner della GAVI (Global Alliance for Vaccines and Immunization), che negli ultimi vent’anni ha vaccinato più di 760 milioni di bambini ed evitato così oltre tredici milioni di decessi.

Covid-19: l’UNICEF scende in campo con la più grande campagna di vaccinazione della storia

Al fine di garantire a livello globale un accesso equo al vaccino contro il Covid-19 quando sarà disponibile, con l’acquisto e lo stoccaggio di 520 milioni di siringhe entro la fine dell’anno e di un miliardo nel 2021 l’UNICEF ha iniziato a porre le basi per una fornitura rapida, sicura ed efficace. Non appena un farmaco avrà superato tutti i test, avrà ottenuto la licenza e sarà raccomandato, nel mondo infatti serviranno tante siringhe quante saranno le dosi disponibili.

© UNICEF/UNI209094/Chalasani

«La campagna di vaccinazione globale contro il Covid-19 sarà una delle maggiori sfide della storia dell’umanità. Dovremo reagire alla stessa velocità con la quale saranno prodotte le dosi. Per poter poi intervenire rapidamente, dobbiamo agire velocemente sin d’ora.»

Henrietta Fore, Direttrice generale dell’UNICEF

In collaborazione con il Revolving Fund della Pan American Health Organization (PAHO) e nel quadro dell’iniziativa COVAX (COVID-19 Vaccine Global Access Facility) condotta dalla GAVI, l’UNICEF dirige gli sforzi per l’acquisto e la fornitura delle dosi per quella che potrebbe rivelarsi la più grande e rapida campagna di vaccinazione della storia.