Matrimoni precoci anche per i maschi

Se le ricerche e i dati sul fenomeno tra le bambine abbondano, finora mancavano informazioni sulla sua diffusione tra i minorenni maschi. Ebbene, secondo uno studio dell’UNICEF, nel mondo ne sono colpiti 115 milioni.

Nepal 2018
Adolescenti nepalesi mettono in scena un matrimonio nel quadro di un programma dell’UNICEF e dell’UNFPA (giugno 2018).

© UNICEF/UN0302727/Panday

Si stima che 115 milioni di uomini nel mondo siano stati sposati prima di compiere diciotto anni, 23 milioni – un quinto – prima dei quindici anni. Lo riporta uno studio dell’UNICEF basato su dati di 82 paesi.

Il paese in cui il fenomeno è più esteso è di gran lunga la Repubblica Centrafricana, dove il 28 per cento degli uomini era minorenne al momento dell’unione. Seguono il Nicaragua (19 per cento) e il Madagascar (13 per cento). Oltre all’Africa e al Sudamerica, i matrimoni precoci sono diffusi soprattutto nel Sud-est asiatico.

A prescindere dal sesso, nel mondo 765 milioni di persone erano minorenni al momento del matrimonio. Non stupisce che le bambine siano sproporzionatamente rappresentate: una donna tra i venti e i ventiquattro anni su cinque è stata data in sposa prima dei diciott’anni; tra gli uomini il tasso scende a uno su trenta.

Se la diffusione, le cause e gli effetti dei matrimoni precoci tra le ragazze sono analizzati e documentati, mancano ancora studi analoghi tra i maschi. Henrietta Fore, Direttrice generale dell’UNICEF, esige maggiori sforzi al riguardo: «In occasione del trentesimo anniversario della ratifica della Convenzione dell’ONU sui Diritti dell’Infanzia, dobbiamo ricordarci che i matrimoni precoci sono una violazione di tali diritti. Con il matrimonio, i ragazzi sono costretti ad assumersi responsabilità per le quali non sono ancora pronti. A matrimonio precoce corrisponde paternità precoce, e i ragazzi si trovano a dover provvedere alla loro famiglia, a scapito delle carriere scolastica e professionale».