Inondazioni devastanti in Sud Sudan

Quasi mezzo milione di bambini è stato colpito dalle gravi inondazioni che hanno devastato il Sud Sudan. La malaria e le malattie diarroiche si stanno diffondendo. L’UNICEF è sul posto, ma gli aiuti d’emergenza sono complicati dalle persistenti precipitazioni.

South Sudan 2019
© UNICEF South Sudan/Javed

Precipitazioni straordinariamente intense hanno provocato l’inondazione di vasti territori del Sud Sudan. Oltre 900 000 persone, tra cui circa 490 000 bambini, sono colpite, mentre la situazione non accenna a migliorare: le piogge dureranno verosimilmente ancora quattro-sei settimane. La malaria e le malattie diarroiche, due tra le principali cause di morte tra i bambini della prima infanzia, si stanno diffondendo rapidamente.

«Di solito, in Sud Sudan l’acqua è sinonimo di vita, ma ora rischia di uccidere i bambini.»

Mohamed Ag Ayoya, rappresentante dell’UNICEF in Sud Sudan

Questo disastro colpisce una popolazione già vittima da molti anni di conflitti, povertà e fame. Le aree devastate sono contraddistinte dall’insicurezza alimentare e dalla malnutrizione, due fattori che, in combinazione con la malaria, l’acqua inquinata e le pessime condizioni igieniche, nelle settimane a venire faranno precipitare ulteriormente la situazione. Diverse cliniche, inoltre, sono completamente allagate e oltre quaranta centri alimentari hanno dovuto sospendere l’esercizio.

In collaborazione con organizzazioni partner e il governo sudsudanese, l’UNICEF contribuisce a

  • valutare la situazione e a definire le misure di intervento più appropriate;
  • distribuire pastiglie per la purificazione dell’acqua e articoli per l’igiene personale;
  • visitare i bambini a rischio di denutrizione acuta e, all’occorrenza, a curarli;
  • bonificare i pozzi contaminati;
  • allestire aule scolastiche temporanee;
  • svolgere campagne di sensibilizzazione.

La crisi non rientrerà tra qualche settimana con il deflusso delle acque. Molte famiglie continueranno a dipendere dagli aiuti in quanto le inondazioni hanno distrutto il raccolto e ucciso il bestiame. Anche le scuole dovranno essere ricostruite e occorrerà fare in modo che i bambini tornino alle lezioni.