Nepal - Le voci dei testimoni

Una nuova, potentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,4 ha colpito stamattina il Nepal, causando secondo le prime stime circa 60 vittime, alcune delle quali nell'India settentrionale, e oltre 1100 feriti.

Kathmandu

12 maggio 2015 - Una nuova, potentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,4 ha colpito stamattina il Nepal, causando secondo le prime stime circa 60 vittime, alcune delle quali nell'India settentrionale, e oltre 1100 feriti.

La scossa ha provocato numerosi crolli e soprattutto un'ondata di panico nella popolazione, già prostrata dopo il devastante terremoto del 25 aprile (quasi 8000 le vittime finora registrate). 

Rose Foley, portavoce dell'UNICEF per l'emergenza:

«Eravamo nella sede dell'UNICEF, tutto ha preso a tremare con violenza. Ci siamo gettati sotto i tavoli, la scossa era fortissima e scuoteva l'edificio da un lato all'altro. Appena possibile siamo fuggiti all'esterno. Anche fuori, stando seduti, l'impressione era di essere su una barca in mare mosso, le scosse di assestamento si susseguivano l'una dopo l'altra. Ogni bambino, qui in Nepal, ha già vissuto abbastanza shock, e siamo molto preoccupati sulle conseguenze che questo nuovo terremoto potrà avere sulla psiche di bambini già resi vulnerabili dalle durissime prove di queste ultime settimane»

Kent Page, portavoce dell'UNICEF per l'emergenza:

«Mi trovavo all'interno di una scuola con una troupe della Reuters quando la scossa ci ha colto, con un rumore sordo, fortissimoI muri hanno cominciato ad oscillare paurosamente, nel giro di un paio di secondi ci siamo precipitati di fuori. Il tremore è durato forse un minuto, un tempo che ci è parso interminabile. La gente si è stretta al centro del piazzale esterno, temendo che tutti i palazzi crollassero. Fortunatamente, i bambini che avevamo incontrato poco prima nella scuola si erano messi in salvo con noi.»

L'UNICEF in azione per i bambini del Nepal

L’UNICEF ha finora impegnato 121 tonnellate di aiuti, fra le scorte già accantonate in Nepal e quelle inviate via cargo. Stiamo garantendo il fabbisogno quotidiano di acqua potabile a 224'332 persone, e abbiamo installato servizi igienici per 24'801 sfollati. Fra i beni inviati vi sono oltre 8,5 milioni di compresse per la potabilizzazione dell’acqua.

Sul fronte della lotta alla malnutrizione, sono state fatte affluire 3020 colli di alimenti terapeutici pronti per l’uso (RUTF), sufficienti per curare 3000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave e in pericolo di vita. Sono stati inviati anche 2 milioni di dosi di vitamina A e 2 milioni di dosi di farmaci antielmintici contro i parassiti intestinali.

L'UNICEF ha anche distribuito:

  • 500 zanzariere contro la malaria

  • kit sanitari di emergenza per 60'000 persone (parte dei 700'000 inviati dalla UNICEF Supply Division di Copenaghen)

  • 60 maxi-tende

  • 43'880 mq di teloni impermeabili per allestire ripari di emergenza

L'UNICEF ha allestito 45 "Spazi a misura di bambino", ambienti protetti in cui i più piccoli possono giocare, socializzare e ricevere le prime misure di assistenza psicologica: ne stanno beneficiando circa 4500 bambini.

Alcuni giorni fa ha preso il via una campagna di vaccinazioni contro il morbillo per oltre 500'000 bambini, misura indispensabile per prevenire il dilagare di queste infezioni, che in condizioni di sovraffollamento e carenza di igiene possono assumere facilmente forme epidemiche.


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