Afghanistan, dopo il terremoto bambini e famiglie a rischio

Dichiarazione dell'UNICEF con citazioni di Fran Equiza, rappresentante dell'UNICEF in Afghanistan.

  UNICEF Kommunikationschef Daniel Timme steht mit einem Mädchen inmitten der Trümmer ihres Hauses.
Kommunikationschef von UNICEF Afghanistan, Daniel Timme, spricht mit der 8-jährigen Adina inmitten der Trümmer ihres Hauses, das bei den verheerenden Erdbeben im Dorf Karnil, Afghanistan, zerstört wurde.

 

Ieri mattina un terremoto di magnitudo 6,3 e diverse forti scosse di assestamento hanno colpito l'Afghanistan occidentale nelle province di Herat, Badghis e Farah. Alcune delle aree più colpite si trovano a soli 40 chilometri dalla città di Herat.

Non si conosce ancora l'entità dei danni, ma le prime stime indicano che diverse centinaia di persone, tra cui donne e bambini, hanno perso la vita o sono rimaste ferite.

«Permettetemi di esprimere le nostre più sentite condoglianze alle famiglie in lutto per la perdita dei loro cari», ha dichiarato Fran Equiza, Rappresentante dell'UNICEF in Afghanistan. «Insieme ai nostri partner, faremo ogni sforzo per portare rapidamente soccorso alle persone colpite», ha proseguito.

I team dell'UNICEF sono sul campo per contribuire a condurre ulteriori valutazioni. I feriti vengono curati nelle strutture sanitarie vicine, con farmaci di emergenza forniti dall'UNICEF e dai partner. L'UNICEF sta anche fornendo tende d'emergenza per le cliniche sovraccariche.

L'UNICEF ha inviato 10 000 kit per l'igiene, 5000 kit per le famiglie, 1500 set di vestiti invernali, oltre a coperte, 1000 teloni e articoli di base per la casa, che andranno a integrare il sostegno fornito da altre agenzie e partner delle Nazioni Unite.

«Come sempre, l'UNICEF è solidale con la popolazione dell'Afghanistan in questo momento difficile», ha concluso Equiza.