Burkina Faso 2022

La protezione dei neonati dall’HIV/Aids

Ogni giorno circa 850 bambini si contagiano con il virus HIV, la maggior parte di loro durante la gravidanza, alla nascita o con l’allattamento. 310 bambini invece muoiono ogni giorno per cause legate all’AIDS, quasi sempre per un accesso insufficiente alla prevenzione, alle cure e alle terapie contro l’HIV. L’UNICEF si batte affinché i neonati di tutto il mondo possano essere sottoposti a test salvavita e abbiano accesso a trattamenti efficaci.

Ogni anno circa 130 000 giovani ragazze contraggono il virus. Meno della metà di loro (il 41%) sa dove è possibile sottoporsi al test. Il rischio di trasmettere il virus durante la gravidanza, al momento della nascita oppure con l’allattamento è pari a circa il 25 per cento, ma si potrebbe ridurre a meno del 2 per cento se si avesse accesso a un’assistenza medica professionale e a dei farmaci antivirali efficaci. Attualmente, circa l’80 per cento delle donne incinte e delle giovani madri di tutto il mondo ha accesso a queste terapie.

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Tuttavia, ogni minuto e 40 secondi un bambino al di sotto dei 20 anni contrae il virus HIV. Di questi 2,8 milioni di bambini e giovani infetti, 9 su 10 vivono nell’Africa subsahariana. La pandemia di Covid-19 ha provocato una battuta d’arresto a livello globale nella lotta all’HIV, rischiando di vanificare tutti gli importanti successi ottenuti. Senza un trattamento tempestivo, un neonato su due positivo all’HIV rischia di morire prima dei due anni. È perciò fondamentale che i neonati vengano sottoposti a un test il prima possibile – e su questo punto c’è ancora molto terreno da recuperare: solo il 54 per cento dei bambini e dei giovani nati da madri notoriamente positive all’HIV è stato sottoposto nel 2019 al relativo test entro i due mesi di vita. Allo stesso modo, solo la metà dei bambini sotto i 19 anni positivi all’HIV ha avuto accesso ai farmaci antivirali.

Burkina Faso 2022

La quarantaduenne Ely accoccolata con il più piccolo dei suoi cinque figli. 14 anni fa è risultata positiva al test HIV: «Ero sconvolta; pensavo che sarei morta. Ma ho seguito le raccomandazioni e, da allora, prendo i farmaci. Conduco una vita normale, come mi hanno detto di fare. Eppure, qui da noi, parlarne è ancora un argomento tabù. I miei figli sono tutti sani e l’unica cosa che mi sento di consigliare è quella di lasciarsi curare. Così facendo, si può avere una vita uguale agli altri.»

L’UNICEF si impegna affinché in tutto il mondo le mamme e i loro bambini abbiano accesso a servizi di prevenzione, consulenza e cura. I governi e le organizzazioni partner vengono sostenuti nell’organizzazione di una prevenzione capillare e della fornitura di test e medicinali anche nelle aree più discoste, nelle regioni in crisi e presso le fasce di popolazione marginalizzate. Le misure più importanti per la protezione dei neonati sono:

  • la messa a disposizione di una consulenza riservata e facoltativa, nonché di test di depistaggio;
  • un’assistenza medica professionale durante la gravidanza, il parto e l’allattamento;
  • la terapia antiretrovirale per madre e bambino.

L’UNICEF combatte inoltre i grandi fattori di rischio quali la povertà, le disparità fra i sessi e la mancanza d’istruzione.

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