La protezione delle ragazze dalla violenza

In molte regioni del mondo, nascere femmina è pericolosissimo. Le bambine vengono abortite a causa del loro sesso o soccombono in giovane età perché trascurate. Molte subiscono mutilazioni genitali e rituali di iniziazione disumani. Tutte queste pratiche si fondano su norme sociali difficili da modificare. Come dimostrano i programmi dell’UNICEF, però, un cambiamento è possibile.

Niger 2017
© UNICEF/UN051532/Tremeau

La situazione

La parità di trattamento tra i sessi è un diritto fondamentale anche dell’infanzia. Nella pratica, però, quanto sancito dalle leggi viene troppo spesso violato: in molte regioni, norme sociali profondamente radicate e aspettative sociali hanno sovente la meglio.

In paesi come l’Armenia, il Bangladesh o l’India, la discriminazione di genere inizia già prima della nascita: le bambine sono considerate un peso finanziario per la famiglia, che quindi non le desidera. Per questa ragione, nel mondo mancano milioni di ragazze, morte prima di nascere solo perché di sesso femminile.

Le bambine vengono trascurate, nutrite in modo insufficiente, curate troppo tardi in caso di malattia, mutilate nella loro intimità in condizioni precarie, esposte - alcune addirittura prima di aver raggiunto i dodici anni – a rituali di iniziazione disumani che pregiudicano per sempre la loro autostima.

Le discriminazioni le inseguono tutta la vita come un filo conduttore, quasi fosse un crimine nascere femmina.

La protezione delle ragazze dalla violenza

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L’operato dell’UNICEF

Le norme sociali possono essere superate e le aspettative sociali modificate. Ci vogliono però tempo, molto lavoro e persone impegnate. L’UNICEF lotta in tutto il mondo contro le violenze ai danni di donne e ragazze, e sostiene progetti focalizzati sul rafforzamento delle bambine nei seguenti ambiti:

  • istruzione;
  • sostegno medico e psicologico;
  • campagne d’informazione e di sensibilizzazione;
  • emanazione e attuazione di leggi contro la discriminazione di genere;
  • rilevamento di dati per favorire la comprensione delle concatenazioni e l’elaborazione successiva di misure.

Urge rompere il silenzio e trasmettere la consapevolezza che la fine delle discriminazioni andrà a beneficio di tutti. Le donne istruite e che godono delle stesse opportunità degli uomini costituiscono le fondamenta dell’intera società.

Aiutateci a far valere i diritti delle bambine affinché tutte possano condurre una vita sana e autodeterminata. Grazie di cuore.