Un terzo di tutti i bambini del mondo presenta livelli di piombo nel sangue troppo elevati.

Come rivela un resoconto pubblicato giovedì dall’UNICEF e da Pure Earth, un bambino su tre presenta un preoccupante livello di piombo nel sangue. Bisogna intervenire con urgenza. 

© UNICEF/UNI118470/Noorani
Un ragazzo in Bangladesh brucia i rifiuti per trovare i rottami metallici.

Fino a 800 milioni di bambini di tutto il mondo hanno nel sangue un contenuto di piombo troppo elevato, che raggiunge o supera il valore indicativo di 5 microgrammi per decilitro. Secondo le indicazioni dell’organismo statunitense «Centers for Disease Control and Prevention», a partire da questo valore è necessario intervenire. L’Organizzazione mondiale della sanità avverte che può esistere una connessione con le disabilità intellettive, i problemi comportamentali e le difficoltà di apprendimento dei bambini.

Il piombo è una potente neurotossina che provoca danni irreparabili al cervello dei bambini. È particolarmente pericoloso per i neonati e i bambini sotto i cinque anni perché danneggia il loro cervello prima di avere la possibilità di completare il proprio sviluppo, provocando limitazioni neurologiche, cognitive e fisiche che durano per tutta la vita. L’esposizione al piombo in età infantile è stata anche messa in relazione con la salute psichica e i problemi comportamentali nonché con un aumento della criminalità e della violenza. Secondo questo resoconto, i bambini più grandi soffrono di conseguenze molto gravi, tra cui un rischio elevato di danni renali e malattie cardiovascolari in età adulta.

Una delle cause principali dell’elevato inquinamento da piombo è il riciclo non corretto delle batterie al piombo-acido, come ad esempio quelle delle automobili. Gli involucri delle batterie vengono infatti spezzati, facendo fuoriuscire piombo e acido che inquinano il terreno. Il piombo viene poi fuso tramite fuochi all’aperto, provocando lo sviluppo di esalazioni tossiche. Altre fonti possono essere: condutture contenenti piombo che inquinano l’acqua, colori e benzina a base di piombo, tracce di piombo nelle spezie, nei cosmetici, nei giocattoli e in altri beni di consumo. Anche i genitori che lavorano a contatto con il piombo portano involontariamente a casa la polvere contaminata che si deposita su indumenti, capelli e mani, esponendo così senza volerlo i loro figli a questo elemento tossico. 

Particolarmente colpiti sono i paesi con un reddito medio-basso. Secondo le stime del resoconto, questi paesi andranno incontro a costi pari a quasi mille miliardi di dollari statunitensi perché a causa della salute compromessa i bambini, nel corso della vita, perdono il loro potenziale economico. 

«La buona notizia è che è possibile riciclare il piombo in modo sicuro, senza esporre al veleno gli operai, i loro bambini e il vicinato. I luoghi contaminati dal piombo possono essere risanati e ripristinati» spiega Richard Fuller, presidente di Pure Earth. «Si possono informare le persone sui pericoli del piombo affinché esse siano in grado di proteggere se stesse e i loro figli.  Il ricavato di questo investimento è enorme: miglioramento della salute, maggiore produttività, quozienti di intelligenza più alti, meno violenza e un futuro migliore per milioni di bambini in tutto il mondo.»

Scarica il resoconto «The Toxic Truth: Children’s exposure to lead pollution undermines a generation of potential» (la verità tossica: l’esposizione dei bambini all’inquinamento da piombo mina il potenziale di una generazione)