Dopo il passaggio del super tifone Goni, nelle Filippine centinaia di migliaia di bambini sono in pericolo.

Domenica mattina, il tifone Goni ha sferzato le Filippine con violenti raffiche di vento e piogge torrenziali. Le conseguenti inondazioni e frane minacciano in particolare i bambini e le famiglie povere delle aree colpite.

L’UNICEF monitora la situazione ed è pronto a intervenire con i suoi partner. Sono stati preparati preventivamente beni di prima necessità e, all’occorrenza, nuove scorte possono essere ordinate rapidamente. Nel quadro di emergenze come questa, l’UNICEF coordina in collaborazione con il governo filippino gli aiuti internazionali nei settori dell’approvvigionamento idrico, degli impianti sanitari, dell’igiene, dell’istruzione e della protezione dell’infanzia.

© UNICEF/UN0357035/Aljibe/AFP

Il tifone ha colpito l’arcipelago con raffiche di vento di oltre 200 chilometri orari. Sono stati segnalati i primi decessi, danni alle infrastrutture e inondazioni. A causa della pandemia di coronavirus, molte comunità non hanno i mezzi per adottare misure di protezione e mettersi in sicurezza. Negli alloggi di fortuna sovraffollati i bambini hanno bisogno di aiuto e assistenza.

Molti ragazzi vivevano già in condizioni di ansia, povertà crescente e mobilità limitata in seguito al Covid-19, e come se non bastasse alcune località erano già state colpite una settimana fa dal tifone Molave. Secondo le Nazioni Unite, nelle regioni maggiormente devastate da Goni vivono 24,3 milioni di persone. 2,3 milioni di loro, tra cui 724 000 bambini, sono considerate particolarmente a rischio.

Con il suo sostegno, possiamo aiutare l'infanzia in situazioni d'emergenza come questa.