La vita dei bambini profughi siriani fotografata dai bambini stessi

29. ottobre - 1. novembre 2015

Nel quadro dei programmi dell’UNICEF per i profughi siriani in Libano, 500 bambini sono stati dotati di macchine fotografiche usa e getta e invitati a usarle per immortalare la loro quotidianità. Ne è scaturita una testimonianza impressionante.

Unicef Kunst Zürich
©UNICEF

Il fotografo Ramzi Haider ha consegnato a bambini profughi siriani di età compresa tra i sette e i dodici anni delle macchine fotografiche usa e getta, accompagnandoli poi per nove mesi in un campo di raccolta in Libano. L’intento era di offrire a questi bambini la possibilità di esprimere così le loro emozioni ed elaborare quanto vissuto durante la fuga. Le istantanee dei giovani fotografi rispecchiano il contrasto tra le difficoltà di chi è costretto a fuggire e la spensieratezza e la gioia dell’infanzia. Il progetto è intitolato «Lahza», che in arabo significa «Momento».

Le foto sono state esposte per la prima volta nel gennaio 2015 a Beirut. Dal 29 ottobre al 1° novembre 2015 sarà possibile ammirarle anche in Svizzera in occasione della Kunst 15 Zürich, nella ABB Halle 550 a Zurigo-Oerlikon. Evelyne Fenner, da vent’anni alla testa della fiera Kunst Zürich, ha messo a disposizione gratuitamente lo spazio espositivo. Il ricavato dalle donazioni e dalla vendita del catalogo con 140 fotografie sarà devoluto ai programmi dell’UNICEF per l’istruzione dei bambini profughi siriani in Libano. I cataloghi possono essere acquistati alla mostra od ordinati all’indirizzo [email protected].

Saperne di più
Videos sul progetto „Lahza2“