Afghanisches Mädchen hält ihren Bruder nach dem Erdbeben im Arm.

Crisi in Afghanistan

La vostra donazione arriva a destinazione!

  • 1 pacchetto di sopravvivenza per CHF 65
  • kit d’igiene utili a 2 famiglie per CHF 95
  • 72 razioni di aiuti alimentari d’emergenza per CHF 159
Importo della donazione:

Crisi in Afghanistan

In Afghanistan c’è il rischio di una catastrofe umanitaria: indebolita da crisi multiple come disastri naturali, conflitti, malattie e fame, la gente lotta ogni giorno per sopravvivere. A ciò si aggiungono i terremoti devastanti che hanno scosso la parte occidentale del Paese all’inizio di ottobre. Più della metà della popolazione, tra cui 15 milioni di bambini, ha urgente bisogno di aiuto.

A partire dal 7 ottobre, la parte occidentale dell’Afghanistan è stata devastata da diversi violenti terremoti di magnitudo fino a 6,3 gradi. Sono morte oltre 1200 persone e molte altre sono rimaste ferite; tra loro ci sono anche bambini. Numerose case sono state gravemente danneggiate o sono crollate. Migliaia di famiglie hanno perso la loro abitazione e ora sono esposte, senza alcuna protezione, ad avverse condizioni meteorologiche e all’imminente inverno. 

Già da tempo l’Afghanistan è uno dei luoghi più pericolosi per i bambini. Ma dall’anno scorso, la situazione di bambine e bambini è ancora gravemente peggiorata. Le cause di tutto questo sono complesse: conflitti, instabilità politica ed economica, catastrofi naturali e malattie aggravano la situazione nel Paese. A ciò si aggiunge il fatto che le donne e ragazze sono quasi completamente escluse dalla vita pubblica.


L'Afghanistan è uno dei Paesi più minacciati dai cambiamenti climatici nel mondo. Terremoti, inondazioni e altri disastri naturali colpiscono regolarmente questo Paese. I periodi di siccità prolungata distruggono gran parte dei raccolti.In tutto l’Afghanistan, le persone non hanno abbastanza da mangiare, tra cui un milione di bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione acuta grave. Inoltre, il 50% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile. Questa situazione aumenta in via crescente il rischio di epidemie come il colera o altre malattie diarroiche.

L’UNICEF opera in Afghanistan da 71 anni e fornisce aiuti salvavita. Nonostante la fragile situazione della sicurezza, le cose non cambieranno: anche adesso rimaniamo a fianco delle persone in Afghanistan. Perché ora hanno più che mai bisogno di noi. 

Noi restiamo. Per ogni bambino.

Questo è Hekmatullah

Il tredicenne Hekmatullah e la sorellina Khadija sono allo stremo delle forze. Il devastante terremoto di ottobre ha distrutto la loro casa. I due siedono tra le poche cose che sono riusciti a salvare dalle macerie. Nasir Ahmad Malekzadeh, Responsabile dell’istruzione per l’UNICEF, è accanto ai bambini.

Afghanische Kinder sitzen erschöpft in den wenigen Habseligkeiten, die sie aus ihrem zerstörten Zuhause retten konnten.

Questo è Nasrin

Nasrin, bambina afghana di 8 anni, durante il devastante terremoto del 22 giugno ha perso tutto. Tuttavia nella sfortuna ha avuto fortuna. La sua famiglia è sopravvissuta. Ora vive in una tenda di emergenza nel distretto di Gayan, nella provincia di Paktika.

© UNICEF/UN0662302/Bidel

Questo è Ehsan Ahmed

Nonostante Ehsan avesse appena cinque mesi, la sua vita stava per finire. Soffriva di malnutrizione acuta grave e di una pericolosa polmonite. Ma ha avuto fortuna: grazie all’alimentazione terapeutica speciale dell’UNICEF, ora che ha 16 mesi è un bambino dal peso normale. 

Messung Oberarm
In occasione della sua quinta visita al centro sanitario di Kandahar in Afghanistan, viene misurata la circonferenza della parte superiore del braccio di Ehsan. Finalmente le sue condizioni sono nella norma: non soffre più di malnutrizione acuta grave.

In situazioni di emergenza come nel caso di questo grave terremoto, mettiamo a disposizione farmaci di emergenza per le strutture sanitarie e tende di emergenza per gli ospedali sovraccarichi. Subito dopo il primo terremoto sono stati inviati team di assistenza sanitaria e alimentare per aiutare i bambini, oltre che con le cure sanitarie di base, anche con il sostegno psicosociale urgentemente necessario. Inoltre abbiamo già potuto distribuire alle persone sul posto 10 000 kit igienici, 5000 pacchetti di aiuti per le famiglie colpite, 1000 teloni resistenti alle intemperie e oggetti domestici di base. 

A seconda della situazione, distribuiamo altri beni di prima necessità indispensabili per la sopravvivenza, come ad esempio indumenti, coperte, tende resistenti alle intemperie, articoli igienici. Distribuiamo regolarmente acqua potabile pulita sia ai profughi nei campi di fortuna, sia alle famiglie nelle zone particolarmente colpite dalla siccità. I bambini denutriti vengono curati con l’alimentazione terapeutica speciale perché possano recuperare le forze. I neonati e bambini piccoli continuano a ricevere vaccinazioni di importanza vitale perché siano protetti da malattie pericolose. I nostri centri sanitari mobili nel Paese ci permettono di raggiungere innumerevoli bambini per offrire loro assistenza medica. Oltre a ciò, in molti campi di fortuna allestiamo zone a misura di bambino perché le bambine e i bambini abbiano un luogo sicuro in cui giocare e riprendersi dagli eventi traumatici che hanno vissuto.

Crisi in Afghanistan

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